A Roma, dal 12 al 27 ottobre, presso la Sala Maggiore dell’Accademia di Arte Drammatica “Cassiopea”, in via Ardea 27, si svolgerà la prima edizione del Festival “Costellazioni”. Si tratta di una rassegna teatrale promossa dall’Accademia, durante la quale sette realtà proporranno altrettanti spettacoli in cui rielaboreranno la concezione di teatro. Oltre agli spettacoli, si svolgeranno workshop e attività di laboratorio che permetteranno agli appassionati di approfondire la conoscenza del mondo teatrale e di entrare a contatto coi protagonisti della rassegna.
Il nome del Festival vuole offrire un parallelismo tra le varie forme del teatro e l’insieme dei corpi celesti che formano, appunto, una costellazione. Un panorama in costante movimento e cambiamento che crea, quotidianamente, nuove relazioni culturali e artistiche, innovativi percorsi di ricerca e sperimentazione e, soprattutto, un importante dialogo tra linguaggi e poetiche diverse.
Durante la rassegna, i giovani potranno venire a contatto con moderni metodi di fare teatro, avendo la chance di cambiare la propria prospettiva sulla cultura italiana, esattamente come succederebbe se guardassero una costellazione, ognuno dal proprio punto di vista.
Il programma del festival
Sabato 12 ottobre, alle ore 21.00, la rassegna propone “Orfeo ed Euridice“, un’opera in cui si trattano due delicati temi come l’accanimento terapeutico e l’eutanasia. La regia è curata da César Brie, mentre gli interpreti sono Giacomo Ferraù e Giulia Viana.
Domenica 13 ottobre, alle 13.30, i due attori tengono un laboratorio intitolato “Dal mito alla scena – Primi elementi di studio sull’uso dell’immagine”. Sempre domenica 13, ma alle 21.00, andrà in scena l’“Antigone” di Sofocle, diretto da Leonardo Bianchi e interpretato da Federico Baldi, Maria Campana, Leonardo Bianchi, Ottavia Della Porta, Davide Logrieco e Maria Chiara Scicolone.
Sabato 19 ottobre, alle ore 21.00, va in scena lo spettacolo “Soli” che rilegge la commedia pirandelliana “Pensaci, Giacomino!” attraverso la relazione tra identità personale e dimensione lavorativa, con Fiorenza Menni, Andrea Mochi Sismondi e Margherita Kay Budillon e musiche dal vivo di Vincenzo Scorza.
Domenica 20 ottobre, alle ore 10.30, ci sarà un nuovo laboratorio, stavolta tenuto da Fiorenza Menni e Andrea Mochi Sismondi e intitolato “La vita davanti a te – La trasfigurazione dell’esperienza personale nella scrittura per il teatro”.
Domenica 20 ottobre, alle ore 21.00, è la volta di “Sempre domenica“, spettacolo vincitore del premio In-Box 2017 e dedicato al tempo che, tutti i giorni, il lavoro ci sottrae. La particolarità di questa rappresentazione è la presenza di sei attori seduti che si confrontano, creando e intrecciando storie fatte di affannosa quotidianità. Sul palco Federico Cianciaruso, Martina Giovanetti, Riccardo Finocchio, Emanuele Pilonero, Andrea Mammarella e Giorgio Stefanori. Regia di Clara Sancricca.
Lunedì 21 ottobre, alle ore 18.00, si terrà il laboratorio “Sulle tracce della necessità – Un possibile processo di scrittura scenica collettiva”, condotto da Clara Sancricca.
Sabato 26 ottobre, alle ore 21.00, verrà rappresentato “Il cielo sta per cadere“, rilettura delle classiche “Troiane” di Euripide, trasformate in pretesto per raccontare la tragedia della guerra. La regia è a cura di Maria Grazia Cipriani, mentre tra gli interpreti Sofia Abbati, Francesco Capalbo, Francesco Barra, Ariana Cutrone, Giulia Celletti e Marta De Medici.
Domenica 27 ottobre, alle 21.00, andrà in scena “Memme Bevilatte“, una storia che ripercorre il coraggio di Teresa Giovannucci, una dei cosiddetti “giusti tra le nazioni” che, nel 1943, salvò la famiglia Vivanti dalla deportazione. A chiudere la rassegna, lo spettacolo “C’era una volta Mimì“, connubio di musica, racconti e danze dedicato alla vita di Domenico Modugno, di e con Domenico Santarella e arrangiamenti di Miky Zucaro.