Frida Kahlo “Il caos dentro”, la mostra-evento a Roma

Dal 12 ottobre 2019 e fino al 29 marzo 2020, nell’ampia location di Spazio Eventi Set, è presente la mostra-evento Frida Kahlo – Il caos dentro, una mostra unica e affascinante che permetterà di entrare in contatto con il mondo di questa artista; ciò sarà possibile grazie agli scatti effettuati dai fotografi più importanti, ai suoi abiti, alle sue lettere, ai film dei quali è stata protagonista fino ad alcuni ambienti in cui l’artista ha vissuto, come la sua camera da letto o il suo studio.

La mostra evento: il fascino di Frida in primo piano

Si tratta indubbiamente di un avvenimento unico in quanto vede protagonista la grandissima Frida Kahlo, una donna caratterizzata da forza e determinazione, aspetti caratteriali che l’hanno fatta diventare un vero e proprio mito sia in Messico che nel mondo. Questa mostra ha lo scopo di esaltare la figura della donna e dell’artista che, attraverso le sue opere, riesce a far percepire l’essenza della sua anima.

Come è organizzato l’evento

La mostra evento è organizzata in modo davvero perfetto in quanto i visitatori avranno modo di fare una full immersion nel mondo di Frida in modo da approfondire la conoscenza dell’artista messicana. Ci troviamo di fronte ad una serie di contenuti che permettono di prendere coscienza del rapporto di Frida con il suo corpo, con i suoi comportamenti, con la politica fino ad arrivare alla pittura.
La mostra permette di ammirare non solo molte opere d’arte della pittrice messicana in formato Modlight ma anche una collezione di fotografie personali dell’artista, lettere, pagine dei suoi diari nonché anche abiti e alcuni gioielli indossati nel corso degli anni, in modo da avere un profilo completo e a 360 gradi della pittrice.

Particolare attenzione viene data anche al rapporto che Frida ha avuto con la sua abitazione storica di Città del Messico; in questa casa infatti la pittrice ha vissuto fin da piccola inizialmente con la sua famiglia e successivamente con suo marito Diego Rivera, dimora che poi è diventata il museo a lei dedicato.

Le caratteristiche della mostra

Possiamo tranquillamente definire questa mostra come sensoriale in quanto gli affetti, le lettere, le sensazioni di Frida vengono fatte ripercorrere ai visitatori della mostra attraverso l’utilizzo della tecnologia che assicura una prospettiva assolutamente coinvolgente.

Attraverso i luoghi intimi della pittrice come il suo studio, la casa, la stanza da letto o il giardino si acquisisce una profonda conoscenza di Frida e del suo rapporto non solo con la pittura ma anche con suo marito, ripercorrendo una storia intima di un emblema dell’arte contemporanea.

Come abbiamo anticipato, la mostra è organizzata in modo praticamente perfetto con un percorso che tocca le tappe più importanti della vita di Frida, passando dal momento in cui esplose la sua vena creativa fino agli anni in cui le sue condizioni di salute peggiorarono in modo netto, oltre a toccare anche le sue vicende sentimentali e il suo forte impegno nel mondo politico.Di un fascino assolutamente unico sono gli scatti di Leo Matiz che riescono a trasmettere delle emozioni assolutamente irripetibili.

Antonio Finelli presenta Saverio Galano – La città ideale e la società contemporanea

Dal 6 all’8 Dicembre presso gli spazi Medina Roma la mostra Antonio Finelli presenta Saverio Galano – La città ideale e la società contemporanea, che è parte della programmazione della Biennale MArteLive 2019 nell’ambito del progetto speciale Open Gallery.  Due pittori estremamente diversi a confronto: da una parte la città ideale di Finelli dove tutto appare emblematico ed utopico e dove l’uomo non esiste, dall’altra parte il giovane Galano che rappresenta una società dove il silenzio interiore appare l’unica via di uscita dal caos che circonda l’uomo.

“Antonio Finelli dipinge la città di Roma con la spontanea freschezza di un bambino meticoloso e sapiente” (dal testo di Duccio Trombadori per la personale “La luce di Roma” del 2019 presso Medina ArtGallery&ConceptSpace). Lanscape modellati su prospettive ravvicinate e consolidate che collegano Giotto e le grandi scuole novecentesche (da Hopper a De Chirico). Un flavour che viene “catartizzato” in utopie che sembrano essere ormai liberate da ogni negatività. Una pittura immediata, costruita attraverso una modulazione magnetica di luci e colori, da cui trapela un effetto di “scena sospesa” che suggerisce un paradigma dove ogni elemento è potenziale luogo di drammi vissuti che non abitano più qui.

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Nella pittura di Saverio Galano è invece l’uomo ad essere al centro della ricerca artistica. Un uomo divenuto “sagoma” che vive immerso in uno spazio anonimo e senza tempo. L’uomo di Galano è incapace di comunicare: egli vive circondato da simboli e frasi no-sense, si lascia sopraffare passivamente da tutto ciò che lo circonda. Attraverso questi elementi il pittore esprime il disagio della società contemporanea in cui, secondo la sua visione, tutti diventano “partecipi” di una vita che non gli appartiene e vivono rinchiusi nel vuoto e nel silenzio che è dentro ognuno di loro.

Informazioni principali

Mostra: Antonio Finelli presenta Saverio Galano – La città ideale e la società contemporanea
Artisti: Antonio Finelli, Saverio Galano
Durata Mostre: 6 Dicembre 2019 – 8 Dicembre 2019
Luogo: Medina Roma – Via Angelo Poliziano 32, 34, 36 00184 – Roma
Sito web: www.medinaroma.com Email: info@medinaroma.com Tel. +39 06 96030764
Apertura al pubblico: 6 Dicembre 19-21; 7 Dicembre 18-21; 8 Dicembre 16-20
Event Web Page: www.medinaroma.com/events/antonio-finelli-presenta-saverio-galano-a-martelive-2019

VICINANZE – residenza condivisa al MACRO Asilo

“Vicinanze – residenza condivisa” è un progetto artistico che nasce dalla volontà di Chiara Arturo e Cristina Cusani di indagare il concetto di confine e di spazio limite, tramite la condivisione come modus operandi, unendo pratiche e linguaggi differenti, arti visive e arti performative, ricerca indipendente, scientifica e accademica, per tornare all’idea di Mediterraneo come luogo dell’attraversamento.

Dal 26 novembre al 1 dicembre al Museo MACRO di via Nizza (Roma), all’interno della project room, Chiara Arturo e Cristina Cusani inviteranno ogni giorno due o più figure (non solo legate al mondo dell’arte come artisti, collettivi, curatori e ricercatori, ma anche una poetessa, un antropologo e un cartografo), che nel loro fare affrontano queste tematiche, a lavorare insieme, invitandoli a confrontarsi sull’argomento, proponendo un punto di vista personale da esporre attraverso un intervento. L’obiettivo sarà quello di iniziare una conversazione e attivare una riflessione condivisa, creando uno spazio di dialogo, di riflessione e di mappatura delle pratiche e dei punti di vista possibili sul tema, affinché il Mediterraneo torni a essere quel luogo di scambio che favorisce la nascita di nuove visioni.

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La settimana di residenza sarà organizzata dedicando la mattina allo studio e alla ricerca e il pomeriggio a un incontro aperto al pubblico. Durante la mattinata, il confronto tra le persone presenti genererà un processo di lavoro che, partendo dalla pratica di ognuno, attraverso lo scambio di opinioni e visioni, avrà l’obiettivo di costruire qualcosa di inedito. Ognuno partirà dal proprio punto di vista, presenterà il suo personale approccio al tema e, lavorando insieme giorno dopo giorno, si prenderà una direzione nuova. Al termine di ogni giornata il risultato del confronto verrà posizionato su una parete, fino a costruire un muro di idee. Inoltre, a ogni persona invitata verrà chiesto di portare un contributo (un’opera, degli studi, un intervento, uno testo scritto, etc) che verrà poi inserito nella mostra di fine residenza.

La project room sarà il luogo di progettazione di un percorso corale nel senso più profondo del termine e, anche se alcuni degli ospiti non si incontreranno, il risultato finale sarà frutto del lavoro di tutti.

A seguire, ogni pomeriggio ci sarà un talk aperto al pubblico e domenica 1 dicembre alle ore 11 inaugurerà la mostra di fine residenza con i risultati del lavoro fatto insieme e i contributi di Marino Amodio & Vincenzo Del Vecchio, Chiara Arturo & Cristina Cusani, Antonio Biasiucci, Iain Chambers, Collettivo DAMP, Daniela d’Arielli, Duae Collective, Arturo Gallia, Martina Germani Riccardi, Novella Oliana, Simone Mizzotti, Alice Paltrinieri, Massimo Pastore, Calixto Ramirez Correa, Antonello Scotti e Collettivo Spazio Y.

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Programma dettagliato di tutti gli appuntamenti aperti al pubblico

Martedì 26 novembre 17.30 incontro: “Superficie, altrove e naturalità: tentare l’attraversamento” Chiara Arturo e Cristina Cusani con Collettivo DAMP, Novella Oliana e Antonello Scotti

Mercoledì 27 novembre 17.30 incontro: “Il limen tra visione e trasformazione” Chiara Arturo e Cristina Cusani con Daniela d’Arielli e Collettivo Spazio Y

Giovedì 28 novembre 16.30 incontro: “Sovrapposizioni cartografiche e nuovi luoghi” Chiara Arturo e Cristina Cusani con Duae Collective, Alice Paltrinieri e Martina Germani Riccardi

Venerdi 29 novembre 17.30 incontro: “Rileggere il movimento tra isole-nodo e santi-migranti” Chiara Arturo e Cristina Cusani con Arturo Gallia e Massimo Pastore

Sabato 30 novembre 17.30 incontro: “Il Mediterraneo come archivio fluido: invertire la percezione” Chiara Arturo e Cristina Cusani con Marino Amodio & Vincenzo Del Vecchio e Iain Chambers

Domenica 1 dicembre 11:00 inaugurazione mostra conclusiva con i contributi di Marino Amodio e Vincenzo Del Vecchio, Chiara Arturo e Cristina Cusani, Antonio Biasiucci, Iain Chambers, Collettivo DAMP, Daniela D’Arielli, Duae Collective, Arturo Gallia, Martina Germani Riccardi, Novella Oliana, Simone Mizzotti, Alice Paltrinieri, Massimo Pastore, Calixto Ramirez Correa, Antonello Scotti e Collettivo Spazio Y

16.30 incontro: “Condivisione come pratica per nuove mappature e direzioni possibili” Chiara Arturo e Cristina Cusani con Iain Chambers, Collettivo DAMP, Daniela d’Arielli, Arturo Gallia, Alice Paltrinieri, Massimo Pastore, Antonello Scotti e Collettivo Spazio Y

Questa residenza vuole essere la prima fase di un progetto molto più ampio, che – partendo dalla costruzione di un archivio digitale del lavoro svolto – vuole divenire punto di riferimento per ragionare sugli spazi di confine, puntando a un’apertura sempre più ampia e a una condivisione del pensiero e della pratica artistica sempre più forte.

Ha aderito al progetto per la costruzione di una “biblioteca temporanea” sul tema, fruibile dagli artisti durante la fase di residenza, la casa editrice Humboldt Books con la donazione di due titoli.

Il progetto è realizzato grazie allo speciale sostegno del Frantoio Tuscus e di Studiomaker.

SparkleDay: le bollicine italiane a Roma

Le bollicine italiane

In Italia una delle cose più amate in assoluto è il mondo del vino e in particolare il settore delle bollicine.

Da sempre, infatti, la nostra penisola e i nostri produttori rappresentano una delle eccellenze al mondo in questo settore. Basti pensare che l’anno scorso il nostro paese ha esportato 390 milioni di bottiglie nel mondo mentre quest’anno la stima si attesta intorno a 420 milioni di bottiglie.

Il volume d’affari dei vini italiani nel mondo è in continuo aumento: nell’ultimo anno il fatturato è stato di più di un miliardo e mezzo di euro, confermandosi uno dei settori traino della nostra economia nell’ambito dell’export. Per i più appassionati, anche il mondo degli accessori come quelli disponibili sul sito Accessori Vino è sempre più ampio e interessante.

Molti sono poi gli eventi durante l’anno che sono dedicati al mondo delle bollicine e del bere bene, uno dei più importanti si terrà a Roma nei prossimi giorni.

Lo Sparkle Day

Se sei amante del mondo dei vini e stai cercando un evento che tratti in particolare quello delle bollicine italiane, dove trovare le migliori etichette nostrane, non puoi perderti SparkleDay, l’evento storico fissato quest’anno a Roma, dove si terrà il 30 novembre.

Da ormai 20 anni questo evento catalizza l’attenzione degli esperti del settore, degli appassionati, ma anche di tutti i neofiti che si affacciano per la prima volta allo studio del mondo delle bollicine italiane.

La kermesse di SparkleDay è ormai diventata un evento storico e un appuntamento imperdibile per chi vuole conoscere tutto sulla filiera della produzione del vino spumante, da come nasce a come viene trattato il vino per far si che si trasformi in bollicine, a come infine viene distribuito e commercializzato.

Se anche tu sei amante di tutto questo e non vuoi perderti questa grande opportunità non puoi assolutamente mancare quindi all’appuntamento del 30 Novembre.

Dove si tiene lo SparkleDay

Per presentare oltre 20 cantine Top e moltissime etichette differenti di bollicine italiane, gli organizzatori hanno scelto quest’anno una location consona all’importanza dell’evento: lo SparkleDay fissato per il 30 Novembre si terrà all’Hotel Westin Excelsior in Via Veneto, dalle ore 16 alle ore 22, uno dei luoghi simbolo della capitale e che rimanda immediatamente ai tempi delle Dolce Vita di Fellini, un’epoca d’oro per l’Italia nel mondo.

All’interno sarà possibile conoscere e degustare le bollicine di oltre 70 etichette diverse abbinando il tutto ad assaggi di street food, un concept sempre più di tendenza oggi giorno.

L’evento è promosso dalla storica rivista Cucina e Vini e durante la giornata ci sarà anche la presentazione della guida SparkleDay 2020, una vera chicca per tutti gli amanti del settore. La guida ormai è diventata un vero e proprio vademecum, quest’anno ha selezionato 843 vini, assegnando a 89 di essi le amate e ambitissime 5 sfere, tra cui troviamo tantissime conferme e moltissime new entry.

La parola dell’ esperto

Francesco d’Agostino il curatore della guida SparkleDay e direttore responsabile della rivista Cucina e Vini ha rilasciato alcune dichiarazioni.

D’Agostino pone l’accento su una delle novità della kermesse di quest’anno, la sezione dedicata ai vini commercializzati negli anni passati, la longevità infatti è uno dei fattori principali che vengono analizzati per calcolare il valore al vino. Un consiglio che il direttore sente di dare a tutti è che se avete in casa delle bottiglie datate e ben conservate non tenetele riposte su qualche mobile, ma assaggiatele, perché la sorpresa che troverete potrebbe essere indimenticabile.

SparkleDay 2020 è una kermesse dove sono presenti sia le grandi etichette che presentano i nuovi prodotti e quelli storici, ma anche le nuove aziende dell’industria delle bollicine che vogliono farsi conoscere al grande pubblico.